VUOI DIMAGRIRE? 10 COSE DA NON FARE SE VUOI DIMAGRIRE

I professionisti della nutrizione si sentono spesso domandare se esistono delle vere e proprie regole per dimagrire e dei comportamenti che assolutamente non devono essere tenuti. Rispondere a queste domande è complesso: non vi sono comportamenti in assoluto giusti o sbagliati, così come non esistono alimenti positivi e negativi.

Il tutto sta nel trovare un giusto equilibrio tra quotidianità e eventi/situazioni occasionali. Un valido aiuto è dato dalle Linee Guida per una Sana Alimentazione stilate dal CREA (ex INRAN), che costituiscono una traccia per la maggioranza della popolazione, per riuscire a compiere scelte alimentari le più corrette e consapevoli possibili.

Possiamo, tuttavia, indicare una decina di comportamenti considerati decisamente errati e poco indicati sia nella corretta gestione del peso sia nel dimagrimento.

Saltare i pasti

Saltare uno dei pasti giornalieri: questo errore riguarda sia chi salta la colazione, sia il pranzo sia chi pratica il dinner cancelling (una delle nuove mode del momento). L’organismo umano funziona correttamente se riceve giornalmente tutti i macro e micronutrienti di cui necessita secondo un timing di assunzione regolare e possibilmente costante.

In questo modo, i livelli di zuccheri e di grassi ematici subiscono variazioni non repentine, con attivazione degli ormoni implicati nella loro gestione. In particolare, si fa riferimento all’insulina che regola la glicemia. Tante ore di digiuno tra un pasto e l’altro, per esempio chi ha la tendenza a saltare la colazione, mandano segnali sbagliati all’organismo che “pensa di essere sempre in una situazione di carestia”.

Di conseguenza, i nutrienti (in particolare zuccheri e grassi) vengono maggiormente assorbiti nel pasto consumato a pranzo. Lo stesso avviene se si salta il pranzo o la cena. L’altro aspetto da considerare quando si saltano i pasti è la gestione del meccanismo fame-sazietà che, alla lunga, finisce per alterarsi. In questo meccanismo agiscono l’insulina, ma anche la leptina, la colecistochinina e il neuropeptide YY, ampiamente studiati come regolatori della sazietà.

Assumere pasti sbilanciati

Consumare pasti dissociati: ossia costituiti solo da carboidrati o solo da proteine o solo da grassi. Come già spiegato per il timing di assunzione dei pasti, anche la loro composizione esplica un ruolo importante nel dimagrimento.

Ad esempio, colazioni sbilanciate a base di carboidrati o solo di proteine, come anche un pranzo a base di soli carboidrati, favoriscono l’aumento del senso di fame post-prandiale e tra due pasti successivi e contrastano il dimagrimento.

Sostituire il pasto con la frutta

Consumare un pasto di sola frutta: fare colazione o pranzare/cenare solo con frutta non è un comportamento corretto per l’organismo. Difatti il fruttosio contenuto nella frutta favorisce l’aumento dei trigliceridi a livello viscerale, con conseguente aumento di peso e rischi del rialzo anche di altri valori ematici come l’acido urico.

Sostituire il pasto con il gelato

Consumare il gelato come sostitutivo del pasto: il gelato può essere una alternativa allo spuntino, possibilmente alla frutta e in coppetta. È un alimento ricco in zuccheri e grassi saturi, con una ridotta capacità saziante. Difatti è possibile che si verifichi un picco di fame dopo poche ore dal suo consumo, ma soprattutto se lo si mangia spesso contrasta il dimagrimento.

Eccedere nel consumo di frutta secca a guscio

Consumare molta frutta secca a guscio: è bene precisare che la frutta secca a guscio, quindi noci, nocciole, mandorle, pistacchi e pinoli devo essere introdotti con regolarità nella propria alimentazione per l’apporto in acidi grassi della serie omega-3, di vitamine e sali minerali, ma non bisogna abusarne in termini di quantità, per l’elevato potere calorico.

Attenzione al latte

Consumare bevande vegetali come alternativa al latte vaccino: queste bevande non sono meno caloriche del latte vaccino. Hanno un contenuto inferiore in grassi, ma non basta. Infatti non si può dire lo stesso del contenuto in zuccheri, come hanno spesso un indice glicemico più alto del latte vaccino. Orientarsi, quindi, su quelle bevande vegetali non addizionate in zuccheri e alternarle con il latte vaccino.

Eccedere con il consumo di gallette

Consumare gallette di riso/mais/quinoa/amaranto/farro o altri cereali: si tratta di un falso mito di leggerezza. Al contrario, sebbene non siano addizionate di grassi o altri ingredienti, il processo di produzione, che prevede una estrusione ad alta temperatura, rende i granuli di amido altamente disponibili e facilmente assorbibili dall’organismo. Si tratta, anche in questo caso, di alimenti ad alto indice glicemico che contrastano il calo ponderale.

Eccedere con il consumo dei cereali

Per i cereali da colazione, intesi come corn-flakes e simili, sia semplici sia addizionati di altri ingredienti, vale lo stesso discorso delle gallette di riso. Il processo di estrusione e l’aggiunta di altri ingredienti come miele, cioccolato, frutta secca a guscio o frutta essiccate, li rendono sicuramente molto gustosi. Essi al contempo aumentano la quota calorica e l’indice glicemico, contrastando il controllo del peso e della sensazione di fame.

Attenzione alla margarina

Considerare la margarina più salutare e meno grassa del burro: altro falso mito. La margarina è sicuramente un grasso di origine vegetale ottenuta partendo da una materia grassa oleosa (quindi in forma liquida/fluida). Questa viene trasformata in un prodotto solido, di consistenza cremosa e che abbia un aspetto che richiami il burro.

Per ottenere questo passaggio dallo stato liquido a quello cremoso, vengono messi in atto una serie di processi chimici ed industriali. Tra questi spicca il processo di idrogenazione. A seguito di questo processo si creano grassi idrogenati e di tipo trans. Questi rappresentano un fattore di rischio cardiovascolare, soprattutto se il consumo di questi grassi diventa continuativo ed esclusivo; oltre a contrastare la perdita di peso. Via libera all’olio e all’uso molto moderato e saltuario del burro per la preparazione di dolci fatti in casa.

Essere troppo severi con se stessi

Infine, chiariamo un dubbio amletico: per perdere peso non si deve mai e poi mai sgarrare! Non è proprio così! È chiaro che più si segue il piano alimentare e, più si riesce a trovare la giusta combinazione tra alimentazione equilibrata, bilanciata e personalizzata e regolare attività fisica, più il percorso verso l’obiettivo si raggiunge con maggiore facilità e senza particolari intoppi.

Non bisogna però rinunciare alla convivialità, alla base della Piramide Alimentare della Dieta Mediterranea. Concedersi, quindi, uno “sgarro consapevole”, scegliendo di uscire moderatamente dal piano alimentare ogni due settimane. Ad esempio, si può farlo con una pizza, un cena a base di sushi, un aperitivo, un dolce, un gelato, una birra o un bicchier di vino. Risulta necessario imparare a combinare tutto avendo cura, nei giorni successivi, di bere più acqua per contrastare l’eventuale ritenzione di liquidi ch

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